Dopo settimane di indagini, è arrivata una svolta nell’omicidio di Silvia Nowak. La donna 53enne tedesca trovata senza vita e carbonizzata a Castellabate lo scorso ottobre 2024.
All’alba di oggi, 16 dicembre 2024, i Carabinieri della Compagnia di Agropoli hanno eseguito un fermo di indiziato di delitto nei confronti di Kai Dausel, il compagno della vittima, accusato di omicidio e distruzione di cadavere.
IL CASO
Il 18 ottobre 2024, il corpo semicarbonizzato di Silvia Nowak, 53 anni, di origini tedesche, è stato rinvenuto a circa 150 metri dalla sua abitazione a Ogliastro Marina, frazione di Castellabate, nel Cilento.
La donna era scomparsa il 15 ottobre; il compagno, Kai Dausel, 62 anni, anch'egli tedesco, aveva denunciato la sua scomparsa.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Vallo della Lucania, hanno portato all'iscrizione di Dausel nel registro degli indagati per omicidio volontario, un atto dovuto per consentire accertamenti irripetibili.
L'autopsia ha rivelato che Silvia è stata colpita con un oggetto contundente, probabilmente un martello, riportando ferite alla testa, alla gola, all'addome e alla schiena.
L'arma del delitto non è stata ancora ritrovata.
Le telecamere di sorveglianza hanno ripreso Silvia mentre usciva di casa il pomeriggio del 15 ottobre, portando con sé una ciotola per cani e un guinzaglio, oggetti non ancora ritrovati.
In un video si sente una voce maschile alla quale la donna rivolge una domanda in tedesco, ma l'identità dell'interlocutore rimane sconosciuta.
La comunità di Castellabate, profondamente scossa, ha organizzato momenti di preghiera e riflessione in memoria di Silvia, chiedendo verità e giustizia.
Le indagini proseguono in tutte le direzioni, con l'analisi dei risultati delle perizie effettuate dai RIS di Roma nella villetta di via Arena e l'attesa degli esiti definitivi dell'autopsia e degli esami istologici.
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