Emanuela Massicci

IL CASO

Una nuova tragedia familiare ha sconvolto la piccola frazione di Ripaberarda, nel comune di Castignano (Ascoli Piceno), questa mattina intorno alle 7. Massimo Malavolta, operaio, ha attaccato la moglie, Emanuela Massicci, maestra di 45 anni, e l’ha uccisa per poi tentare il suicidio. L’uomo, utilizzando un coltello, si è procurato ferite ai polsi nella stessa stanza dove giaceva il corpo senza vita della moglie.

I fatti Al momento dell’omicidio, in casa erano presenti anche i due figli della coppia, di 8 e 10 anni, che fortunatamente non hanno assistito direttamente alla violenza. Dopo l’atto, Malavolta ha chiamato il padre riferendo che la moglie “non respirava”. Quest’ultimo ha immediatamente allertato il 112. All’arrivo dei soccorsi, i Vigili del Fuoco hanno forzato la porta della camera da letto, trovando l’uomo sul letto, insanguinato e con il coltello in mano, e la donna priva di vita.

I bambini, traumatizzati, sono stati messi in sicurezza e affidati ai nonni materni, che abitano nello stesso stabile e sono noti nella zona come gestori dell’“Osteria del Pelo”.

Indagini in corso Le indagini sono coordinate dalla Procura di Ascoli Piceno e condotte dai Carabinieri. L’autopsia chiarirà le cause esatte della morte e la natura delle lesioni riportate dalla donna. Dalle prime ricostruzioni, Emanuela presentava tumefazioni al volto e al corpo, segno di una possibile aggressione a mani nude. Non sono state riscontrate ferite vitali causate dal coltello.

Un passato di violenza Non risultano denunce da parte della vittima nei confronti del marito, ma l’uomo aveva già precedenti legati alla violenza. Nel 2015 era stato posto agli arresti domiciliari per lesioni aggravate e atti persecutori contro un’altra donna. Successivamente, una condanna per molestie era stata sospesa nel 2018.

Un dramma che lascia segni indelebili Questo ennesimo caso di femminicidio accende i riflettori sulla necessità di prevenire la violenza di genere e proteggere le vittime. Una tragedia che ha spezzato la vita di una donna e segnato profondamente i due bambini, costretti a crescere senza la madre.

Conclusioni La comunità di Ripaberarda è sotto shock, unita nel dolore e nella richiesta di giustizia. Le istituzioni locali hanno espresso vicinanza alla famiglia e invitano a denunciare ogni segnale di violenza per evitare ulteriori tragedie.

    --->>  SCENA DEL CRIMINE  <<---    

   --->>   CONDIVIDI L'ARTICOLO   <<---